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20/02/2016 / via Mosè Bianchi 90
Solo per associati Urban Runners, corso di rianimazione cardiopolmonare (IRC).
Certificato IRC, Italian Resuscitation Council, in collaborazione con l’Istituto Auxologico Italiano.
Il corso è gratuito e a numero chiuso per gli ASSOCIATI Urban, max 12 partecipanti. Per iscrivervi potete farlo dal nostro sito andando sulla sezione del calendario “gare, eventi e allenamenti” oppure mandando una mail a info@urbanrunners.it con oggetto “Iscrizione corso di rianimazione”.
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Lo scopo del corso, principalmente pratico, è di permettere a tutti i partecipanti di imparare le manovre di rianimazione di base e di superare, mediante la simulazione su manichino, tutti i timori legati all’approccio con una patologia drammatica e letale come l’arresto cardiaco.
Il corso permette di acquisire le tecniche di rianimazione cardiopolmonare da praticare in caso di arresto cardiaco. In particolare verrà insegnato:
• a riconoscere l’arresto cardiaco
• a far partire la “catena della sopravvivenza”
• a praticare il massaggio cardiaco e la ventilazione polmonare
• ad utilizzare il defibrillatore
• a comunicare con il servizio 118 e con il personale dell’ ambulanza
Gli attacchi cardiaci improvvisi sono responsabili di circa 60-70.000 vittime all’anno (circa l’1 per mille della popolazione nazionale). Quello che manca, nella realtà nazionale, è invece una larga diffusione della cultura del soccorso, la conoscenza delle nozioni pratiche per mettere in atto una rianimazione cardiopolmonare di base, il senso civico di intervenire in caso di necessità. Va tenuto presente che molti cittadini, che avrebbero lo spirito di prestare soccorso, spesso non lo fanno in quanto reputano, a ragione, di non essere in grado di farlo. I dati delle società scientifiche del settore indicano che le manovre salva-vita messe in atto da testimoni occasionali raddoppiano o triplicano il tasso di sopravvivenza delle vittime. A ciò va aggiunto che l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici (DAE) nei luoghi pubblici da parte anche di personale non sanitario opportunamente addestrato, nei paesi ove sia stato implementato, ha portato ad un ulteriore miglioramento delle curve di sopravvivenza.
Può capitare ad ognuno di noi, nella vita quotidiana, di essere testimoni di un arresto cardiaco: il numero di decessi è rilevante e di gran lunga superiore alle morti per carcinoma polmonare, AIDS o incidenti stradali. Il 70-80% di tali eventi avviene nelle abitazioni private; circa il 70 % degli arresti cardiaci avviene in presenza di testimoni.
I problemi principali in questi drammatici casi sono il non sapere cosa fare e come muoversi, e l’aver paura, sia della patologia in sé che di peggiorare ulteriormente la situazione con manovre o interventi sbagliati.
I dati su cui riflettere:
• Ogni giorno in Europa 1000 persone muoiono per arresto cardiaco: tante quante ne trasportano due jumbo jet.
• In Italia oltre 60.000 persone ogni anno sono colpite da arresto cardiaco.
• Il 70% degli arresti cardiaci avviene in presenza di qualcuno che potrebbe iniziare la rianimazione cardiopolmonare (RCP).
• Tuttavia in Europa la RCP viene iniziata da qualcuno dei presenti soltanto nel 15% dei casi di arresto cardiaco.
• Ogni 90 secondi un tentativo di RCP non ha successo perché viene iniziato tardi.
Numerosi dati scientifici indicano che quando chi è testimone di un arresto cardiaco inizia la RCP prima dell’arrivo dell’ambulanza, le possibilità di sopravvivenza raddoppiano o triplicano.
E se riuscissimo ad aumentare la percentuale di RCP immediata dall’attuale 15% al 50-60% dei casi, potremmo salvare circa 100.000 persone all’anno in Europa.
Da qui lo scopo del corso.
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